Poi-Energia

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Cos'è il POI Energia

Il Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 (POI Energia), con una dotazione finanziaria di 1,071 miliardi di euro, ha finanziato 1.887 progetti di amministrazioni pubbliche e imprese delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Gli investimenti realizzati con le risorse del Programma hanno riguardato: l’efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il sostegno agli investimenti, il potenziamento della rete, la realizzazione di studi e la valutazione del potenziale di sviluppo energetico.



Il 2012 sarà l’Anno Internazionale dell’Energia Sostenibile

28 Marzo 2011

Fonte: Min Ambiente

Ban Ki-moon, Segretario Generale dell'ONU, annuncia al mondo che il 2012 sarà «The International Year for Sustainable Energy»: l’anno internazionale per dell’energia sostenibile.

Un’iniziativa volta al miglioramento della qualità della vita di 1,6 miliardi di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo e che ancora non hanno accesso all'elettricità, una rivoluzione globale al fine di consentire un accesso universale all'energia pulita a tutti entro il 2030, oltre ad un 40% di aumento dell'efficienza energetica. «La nostra sfida – spiega Ban Ki-moon – è la trasformazione. Abbiamo bisogno di una rivoluzione globale per l'energia pulita, una rivoluzione che renda l'energia disponibile e accessibile a tutti. È essenziale per rendere minimi i rischi climatici, per ridurre la povertà e migliorare la salute del Pianeta, la crescita economica, la pace e la sicurezza».
In piena fase di crescita delle esigenze globali di energia, il segretario generale dell’Onu invita i Paesi a maturare scelte accurate che portino nel lungo periodo all’abbandono dei carburanti fossili, ancora prevalenti e dannosi, visto contribuiscono ai cambiamenti climatici.
Nel corso di 20 anni, il consumo di energia aumenterà del 40%, specie nei Paesi in via di sviluppo, dove 1,6 miliardi di persone non hanno l'elettricità e 3 miliardi si affidano a biomasse tradizionali per scaldarsi, cucinare e altre esigenze domestiche di base. Inoltre due milioni di persone, specie donne e bambini, muore ogni anno a causa dell'inquinamento in casa, quasi il doppio del numero di morti per malaria a livello mondiale.
«È inaccettabile – continua – ed evitabile. È il momento di chiudere questo gap globale per l'accesso alle nuove energie. Per raggiungere l'obiettivo fissato al 2030 dobbiamo investire in capitale intellettuale che creerà nuove tecnologie verdi. Abbiamo bisogno di aumentare la spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo e che i governi diano i giusti incentivi».