Poi-Energia

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Cos'è il POI Energia

Il Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 (POI Energia), con una dotazione finanziaria di 1,071 miliardi di euro, ha finanziato 1.887 progetti di amministrazioni pubbliche e imprese delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Gli investimenti realizzati con le risorse del Programma hanno riguardato: l’efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il sostegno agli investimenti, il potenziamento della rete, la realizzazione di studi e la valutazione del potenziale di sviluppo energetico.



La silenziosa rimonta delle rinnovabili, un report Greenpeace

23 Giugno 2011

Fonte: Qualenergia.it

La rivoluzione delle rinnovabili è già iniziata ed è inarrestabile: lo mostra l'ultimo studio di Greenpeace, "The Silent Energy [R]evolution”, una nuova analisi del mercato mondiale della produzione energetica. Il rapporto dimostra come a partire dagli anni '90 abbia avuto inizio una silenziosa, ma sempre più crescente, rivoluzione energetica.

“La rivoluzione silenziosa delle rinnovabili è già iniziata ed è inarrestabile”. E' questa la bottom line dell'ultimo studio di Greenpeace, "The Silent Energy [R]evolution”, una nuova analisi del mercato mondiale della produzione energetica, pubblicato oggi (vedi allegati). Il rapporto dimostra come a partire dagli anni '90 abbia avuto inizio una silenziosa, ma sempre più crescente, rivoluzione energetica.

 

La produzione di energia solare ed eolica, nell'ultimo decennio, è cresciuta più rapidamente di qualsiasi altra fonte energetica al punto che oltre un quarto (26%) della nuova potenza installata nello scorso decennio è imputabile alle rinnovabili, mentre il nucleare rappresenta solo un 2% della potenza installata nello stesso periodo.

Quanto successo in quest'ultimo decennio dimostra che oggi i governi possono fare una scelta semplice e chiara: rinunciare a fonti pericolose come il nucleare e il carbone e puntare sulle rinnovabili, non solo per salvare il clima, ma anche per garantire sviluppo e occupazione.

La corsa delle rinnovabili procede a scapito di nucleare e carbone. Mentre il nucleare ha avuto bisogno di 10 anni per installare circa 35.000 MW (2000-2010), l'eolico ha installato una potenza analoga nel solo 2010. Sempre nell'ultimo decennio, gli investimenti sul carbone sono diminuiti ovunque tranne che in Cina, dove però è stata raddoppiata, ogni anno dal 2003, la potenza di eolico. Ciò a dimostrazione del fatto che anche  la Cina ha deciso di puntare sulle rinnovabili.

E l'Italia? Dopo la schiacciante vittoria referendaria e la decisione della Germania di uscire dal nucleare e puntare su rinnovabili ed efficienza energetica, ora anche il governo italiano dovrebbe investire nell'energia pulita. Soprattutto se si considera che a partire dal 2004 si è registrato un forte incremento degli investimenti sul gas, mentre nel 2009 e 2010 sono state le rinnovabili a dominare la scena.

I prossimi anni saranno decisivi per un'ulteriore affermazione del settore delle energie pulite. Per questo chiediamo che siano riviste le politiche energetiche attraverso l'introduzione di tariffe modulate per fonte energetica e taglia (feed-in premium tariffs) con accesso prioritario dell'energia rinnovabile alla rete elettrica