Poi-Energia

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Cos'è il POI Energia

Il Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013 (POI Energia), con una dotazione finanziaria di 1,071 miliardi di euro, ha finanziato 1.887 progetti di amministrazioni pubbliche e imprese delle Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Gli investimenti realizzati con le risorse del Programma hanno riguardato: l’efficientamento energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il sostegno agli investimenti, il potenziamento della rete, la realizzazione di studi e la valutazione del potenziale di sviluppo energetico.



Presentato a Bari il Progetto Vigor: nuove sfide per il futuro dell’energia

13 Settembre 2011

Fonte: Ufficio stampa POI Energia

Sfruttare il calore per generare energia pulita. È questo l’obiettivo del progetto Vigor (Valutazione del potenziale geotermico delle regioni Convergenza) presentato ieri a Bari nel corso del seminario “Geotermia: la nuova frontiera delle energie rinnovabili”, organizzato da Fiera del Levante e Promem Sud Est, nell’ambito della “V Giornata dell’Energia Pulita”. Il progetto VIGOR, nato un anno fa dall’intesa tra CNR e Ministero dello Sviluppo Economico, si pone come obiettivo la realizzazione di interventi innovativi di utilizzo della fonte geotermica nelle Regioni Obiettivo Convergenza, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia.

Il Progetto, finanziato con 8 milioni di euro nell’ambito della linea di attività 1.4 “Interventi innovativi di utilizzo della fonte geotermica” del POI Energia, segna un passaggio importante per il raggiungimento dell’obiettivo generale del Programma “di aumentare la quota di energia consumata da fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale”.

«Il primo passo del progetto Vigor – ha spiegato Luca Limongelli, Autorità di Gestione pro-tempore del POI Energia – è realizzare uno studio propedeutico che analizzi il potenziale geotermico delle aree convergenza, per poi entrare nel vivo della fase attuativa con i bandi regionali». In Puglia le zone maggiormente interessate sono quella barese e quella di Santa Cesarea Terme, in Provincia di Lecce.

Lo sfruttamento dell’energia geotermica sta tornando in questi anni alla ribalta nella rosa delle fonti di energia alternative, dopo il solare e il fotovoltaico, in quanto permette l’utilizzo del calore del sottosuolo in maniera diretta (come energia termica) oppure convertita in energia elettrica. Presenta notevoli vantaggi: è stabile nel tempo, non emette CO2, permette di risparmiare tra il 60 e l’80 per cento rispetto alle fonti convenzionali, non dà luogo ad impatti distruttivi sul paesaggio.

«Le potenzialità dell’energia geotermica sono diverse – ha sottolineato Giuseppe Angelini, responsabile area Autorità Ambientale della Regione Puglia - dalla climatizzazione agli usi diretti del calore per generare energia. Per questo si può parlare di fonte altamente sfruttabile». «La Puglia è un territorio caldo – ha aggiunto Francesco Sciannameo, dirigente Servizio attività estrattive con delega alla geotermia, della Regione Puglia – per questo è un buon bacino di utilizzo del calore».

I risvolti economici sono evidenti per le imprese che operano sul territorio e che si sono interessate al progetto. «La geotermia è dappertutto – ha concluso Adele Manzella, coordinatrice CNR del Progetto Vigor – utilizzarla in un modo piuttosto che in un altro è una questione puramente economica. Il progetto serve proprio come base d’azione per lo sviluppo sul territorio dell’impiantistica. L’analisi di alcuni casi tipo di impianti geotermici a livello internazionale servirà a completare il quadro di riferimento».